Uno dei più noti cultori e studiosi del dialetto bolognese ha composto questa serie di brevissime poesie inedite, in cui la parlata bolognese esprime tutta la sua vitalità ed unicità: in pochissime righe Lepri riesce a condensare secoli di saggezza popolare e di tradizioni petroniane affrontando gli argomenti più vari e originali. Ogni poesia è accompagnata, a fondo pagina, da una spiegazione in italiano dei termini più difficili. Abbiamo accostato a queste rime, che per la loro brevità sono dette “da francobollo”, le più belle e rare vedute d’epoca della Bologna tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento provenienti da raccolte pubbliche e collezioni private: più di cento immagini in bianco e nero che ci mostrano scorci inediti e angoli ormai scomparsi della città di un secolo fa. Si crea così un legame interessante e originale tra questa Bologna che ormai non esiste più e la sua lingua, il dialetto bolognese, anch’esso, purtroppo, sulla via del tramonto, ma che continua a sopravvivere anche per la passione e l’inventiva di autori come il Nostro che si ostinano a riproporlo in ogni occasione al vasto pubblico. Da non perdere, inoltre, la gustosa prefazione di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli – due bolognesi acquisiti – alle prese con una divertente diatriba “storico-culturale-amatoria” con l’autore, che risponderà loro “per le rime” alla fine del testo.