ISBN: 88-8342-211-2
Collana: Amo Bologna -
Cos'hanno in comune Gabriele D’Annunzio, Umberto Eco, Wanda Osiris, Josephine Baker, Bartali e Coppi, Mirella Freni, Federico Fellini, Roberto Baggio, Moni Ovadia, Renata Tebaili, Corrado Pani, Andrea Bocelli, Manuel Ginobili e Fiorenzo Magni? La risposta è semplice: almeno una volta, loro come molti altri, si sono seduti ad uno dei tavoli del ristorante Donatello di Bologna, in cui, dal 1903 ad oggi, ben quattro generazioni della famiglia Fanciullacci si sono passate il testimone, accogliendo nella grande sala affrescata di via Augusto Righi 8 (un tempo via Repubblicana), un infinito numero di commensali. Una storia lunga un secolo, che Ferruccio Fanciullacci – nipote del fondatore Donatello – e Michele Pompei hanno narrato effettuando una paziente ricostruzione dei fatti, sostenuta da un archivio fotografico gelosamente custodito negli anni. Vicende, spesso avventurose, di una famiglia e di un ristorante aperto nei locali di un ex teatrino diurno di inizio secolo, che raccontano un significativo pezzo di storia del nostro paese e della città di Bologna: la prima e la seconda guerra mondiale, gli anni del fascismo, il dopoguerra, gli eventi epocali del Novecento. Questo libro non serve dunque solo a festeggiare la lunga attività del Donatello, i suoi gestori, le persone che vi hanno lavorato e i clienti che lo hanno frequentato. È anche un’occasione per guardare al passato attraverso una particolare prospettiva e per osservare lo scorrere degli eventi dall'interno di un ristorante che campioni dello sport, stelle della lirica, artisti del cinema e del teatro, poeti, letterati e gente comune hanno reso un luogo unico.