Contro chi la vuole morta e contro chi ci tira a campare; contro chi ne scrive a sproposito e chi ne parla per sentito dire; contro le riforme epocali e le corporazioni sindacali, contro i politici arroganti e i media ignoranti. Un dizionario-pamphlet che in cento voci (più una lode finale) restituisce alla scuola italiana la sua intatta vitalità, sottraendola alla retorica del lamento e allo spettro del fallimento, ma non alle sue responsabilità. Non toni da tragedia, dunque, ma da commedia: ironica, sarcastica, corrosiva, a tratti umoristica. E, come tutte le commedie, riserva al lettore un lieto fine: la sua ultima parola, infatti, è "felicità".