Nel giugno del 1914 tra la Romagna e le Marche scoppiano i moti della cosiddetta “Settimana rossa”, una serie di rivolte per il caropane fomentate da socialisti, repubblicani e anarchici, a capo delle quali si trovano Mussolini, Nenni, Malatesta, Arpinati e altri. Dietro le quinte di questi importanti e tragici avvenimenti si snodano anche le vite dei personaggi del romanzo di Longobardi, che sono i veri protagonisti storici, anche se inconsapevoli, di quelle vicende. Sono giovani lavoratori che, alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale, girano tra i mercati della Romagna procacciandosi di che vivere e pensando alla propria sussistenza. Sullo sfondo di una terra sanguigna e anticlericale, la loro unica etica è quella del lavoro.