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ISBN: 978-88-8342-595-0
Collana: Monografie d’Opera/in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna -
Nella Genova del XIV secolo, divisa dalle lotte tra le diverse fazioni politiche, Paolo Albiani fa eleggere doge il valoroso corsaro Simon Boccanegra. Alle trame politiche e alle congiure si legano le tragiche vicende della vita di Simone. Colpito dalla perdita della donna amata e della figlia, è costretto a difendersi continuamente dagli attacchi dei nemici. Tuttavia gli avvenimenti politici e sociali del periodo lasciano la scena ai veri potagonisti di quest’opera di Verdi: il senso tragico e malinconico che domina l’opera e la psicologia dei personaggi. Simon Boccanegra viene infatti considerato, nell’analisi di Franco Serpa, all’interno del volume della collana Monografie d’opera, un elemento di transizione nella produzione verdiana, che insieme ai Vespri Siciliani rompe con la tradizione precedente, ispirata soprattutto da sentimenti risorgimentali. Le passioni dolorose ed irrisolte che animano quest'opera, complessa e tormentata, sono destinate a sciogliersi solo dopo che l'inesorabile trascorrere del tempo ne ha levigato l'asprezza, ovvero con l'approssimarsi della morte. È infatti con la morte di Simone che si sciolgono i nodi della trama: il ritrovamento della figlia che ormai credeva perduta, la pacificazione della città e la continuità politica segnata dalla nomina di un nuovo doge. Inizialmente considerata un fiasco dallo stesso Verdi, trovò un nuovo slancio grazie alla collaborazione, voluta da Giulio Ricordi tra l’autore e Arrigo Boito, da cui nacque il rifacimento andato in scena nel marzo 1881 alla Scala. La carica emotiva delle tragiche vicende è resa più forte dalla realtà storica da cui prende spunto l’opera, documentata nella sezione Antologia Letteraria da significative testimonianze sugli avvenimenti genovesi di quel periodo.