Bologna come non l’abbiamo mai vista. Da un ampio servizio fotografico, realizzato in esclusiva per le Edizioni Pendragon da Gianluca Simoni, nasce questo volume, il cui primo pregio è sicuramente l’originalità. Queste suggestive immagini, tracciano un percorso che si irradia dal centro storico, cuore di Bologna, fino ai moderni quartieri periferici, per mostrare una città che si apre a ventaglio dal suo fulcro e simbolo più noto, le Due Torri. Per gustare questo libro è sufficiente lasciarsi guidare dal piacere della sorpresa: immaginate di sorvolare Bologna in un mattino limpido e terso, esplorare il reticolo delle strette vie porticate, spiare i cortili più nascosti, quelli che normalmente si intravedono solo sbirciando attraverso i portoni semiaperti dei palazzi. Da questa prospettiva insolita i luoghi appaiono come nuovi, cosicché gli osservatori più attenti potranno cogliere particolari fino quel momento ignorati. E soprattutto divertirsi a cercare i propri luoghi: la casa, il giardino, il posto di lavoro, come in un vero e proprio gioco. Vero protagonista di queste pagine è il colore: il rosso tradizionale dei coppi e delle facciate appare nelle sue mille sfumature, alternandosi alle macchie di verde che gli edifici custodiscono al loro interno come un tesoro prezioso; in piazza Maggiore spicca il bel tono rosato del crescentone e un po’ più in là, superato il nero dei binari che si allineano all’altezza della stazione, svetta il grigio delle torri del quartiere fieristico. L’obbiettivo ci restituisce una Bologna inaspettatamente ricca di verde e percorsa da vie d’acqua, dalla vasta area dei Giardini Margherita ai vari parchi, pubblici e privati, che costellano la città, fino alla rigogliosa vegetazione dei colli. Dall’alto Bologna svela le proprie forme allo sguardo del fotografo, mostrandosi nelle figure slanciate delle torri antiche e moderne, nei tratti sinuosi di via Saragozza e via D’Azeglio che serpeggiano attraverso il centro storico, nelle rotondità delle cupole delle chiese e nelle linee curve di certi monumenti, come l’arco del Meloncello e la scalinata della Montagnola. L’opera vuole dare il giusto risalto ai monumenti più significativi di Bologna, come il cimitero della Certosa o il portico di San Luca che con i suoi 666 archi si snoda sul fianco della collina su cui erge il Santuario, senza però trascurare le zone “fuori porta”, dove sorgono strutture più moderne che testimoniano la costante crescita della città. Un’occasione per dare libero corso alla fantasia e riscoprire, sotto una nuova luce, i luoghi più amati di Bologna. Ogni immagine è corredata da una didascalia che permette di individuare facilmente e con precisione l’area fotografata.