Le origini del fascismo in Emilia-Romagna
Le origini del fascismo in Emilia-Romagna
Il Resto del Carlino - Ferrara
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ISBN: 978-88-3364-482-0
Collana: Studi e ricerche -
Il fascismo nacque milanese, ma crebbe in Emilia-Romagna. Fu infatti in questa regione, vero e proprio laboratorio della politica novecentesca, che il movimento fondato da Mussolini s’irrobustì. Fino ad avere la forza per traghettarsi da vincitore a Roma. Naturale raccordo di ambienti distanti, luogo di passaggio obbligato per chiunque voglia attraversare la penisola, l’Emilia-Romagna ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende della crisi dello Stato liberale. Fu infatti il suo controllo, affermato attraverso il dispiegamento di una violenza cieca e fin lì inedita, a consentire al fascismo di ergersi a fenomeno nazionale. La sfida dell’operazione storiografica qui presentata è dunque quella di rinnovare lo stato degli studi regionali sullo squadrismo, riorganizzando l’ampia mole di documenti esistenti sulla base di una serie di essenziali domande. Quale ruolo ebbero i momenti elettorali, in particolare il delicato passaggio amministrativo dell’autunno 1920? Come si esercitò, nelle forme e nell’intensità, la fondamentale leva della violenza? Si possono individuare strategie comuni all’interno del variegato fascismo regionale? Si tratta solamente di alcuni interrogativi, tra i tanti che si potrebbero avanzare, a cui i ricercatori impegnati nel progetto hanno cercato di rispondere accendendo così una nuova luce su un fenomeno che ha segnato la storia del nostro Paese.
Interventi di: Giuseppe Masetti, Andrea Baravelli, Giulia Albanese, Rocco Melegari, Fabrizio Solieri, Fabio Montella, Federico Chiaricati, Simeone Del Prete, Laura Orlandini, Domenico Guzzo, Filippo Espinoza, Nicolò Govoni.
Le origini del fascismo in Emilia-Romagna 09/10/2022 20:00 - Conselice |
Il Resto del Carlino - Ferrara
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