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ISBN: 88-8342-077-2
Collana: Le Sfere -
Il male è impensabile, indicibile. Se lo si potesse pensare e capire non sarebbe nemmeno male, ha detto Ricoeur. Il saggio di G. Didi-Huberman, entra nel luogo del male assoluto, Auschwitz, e cerca di decifrarne delle tracce attraverso l’analisi di alcune immagini fotografiche. Al problema del pensiero e della tragedia dell’ebraismo si rifanno anche i saggi di I. Kajon e di W. Tommasi. Filosofico è l’approccio diretto di J. L. Nancy al problema, e filosofico, con un’importante curvatura etico-politica è il saggio di M. Cruz. Tra filosofia e letteratura si pone l’analisi di alcuni testi di G. Bataille, proposta da A. Ferrarini. Il saggio di G. Franck mette, in modo anche stilisticamente originale, appunto filosofia e letteratura di fronte al “male di vivere”. C. Bigliosi, attraverso Proust e Colette entra nell’inferno che fermenta nel cuore umano: l’inferno della perversione dei sentimenti e, in particolare, del sentimento d’amore nella gelosia. E infine I. Kajon interviene sulla rappresentazione artistica del dolore. Due frammenti di De Maistre e di Leopardi e un immenso testo di Baudelaire declinano il tema del male, del dolore e della morte. Questo volume non ha l’intento di definire ciò che il male sia, e neppure di disegnarne i confini. Vuole semplicemente aprire alcuni sentieri dentro il suo buio territorio, e fare qualche passo al suo interno. Il risultato di questa operazione, per il curatore, è la conferma di una convinzione profonda, comune a tutti coloro che vi hanno collaborato: l’esercizio del pensiero filosofico o critico ha senso soltanto in quanto si misuri con le questioni decisive che costituiscono il destino stesso dell’uomo.