I saggi raccolti in questo volume testimoniano la fedeltà dell’autore allo studio della storia dell’editoria dell’Ottocento e del Novecento, ma anche il tentativo di non rinchiudersi in ambiti di ricerca eruditi e ripetitivi. Lo sforzo è quello di legare la ricostruzione della vita delle tipografie e delle case editrici ai cambiamenti economici e culturali avvenuti nei due secoli in Italia e in Europa. I lavori dedicati alla Zanichelli giungono sino alla necessità di spingere la ricerca al poco dissodato terreno del secondo dopoguerra, prendendo in considerazione per la prima volta l’importante contributo della casa editrice bolognese in campo scientifico. L’attenzione rivolta al ruolo svolto nel mercato delle lettere dagli autori meno conosciuti introduce alla mediazione tra case editrici e pubblico e, allo stesso tempo, una partecipe attenzione viene sempre sollecitata verso la più recente produzione storiografica e verso quegli studiosi, come Marino Raicich, capaci di dare un contributo fattivo e originale alla ricerca.