Vengono qui riuniti tredici saggi che indagano per la prima volta il cinema nel vercellese. Da un lato i suoi collegamenti con il mondo rurale (Riso amaro di De Santis e La risaia di Matarazzo) e il suo ruolo nel ritrarre la resistenza al nazifascismo (Tiro al piccione di Montaldo), dall’altro però in una direzione nuova: ricostruire la storia del cinema a Vercelli (in città e in provincia) dalle origini ai nostri giorni. Cinema inteso anche come divertimento di volta in volta curioso, immaginifico, popolaresco, scoperto attraverso la storia delle sale cittadine, i cartelloni, gli ambienti, il pubblico. Una storia quasi antropologica del cinema, che coinvolge la società e i suoi ricordi.