Questo saggio analizza l’opera di Adriano Pitschen, uno degli artisti più interessanti e segreti del panorama pittorico attuale. Partita alla metà degli anni Settanta, la sua ricerca si è evoluta rimanendo fedele al principio della sobrietà, del rigore e della limpidezza. Nella sua pittura troviamo le ragioni del presente innestate sulla storia dell’arte e un elemento ricorrente, la forma ovoidale, misteriosa matrice di un discorso creativo che approfondisce con delicata ma forte incisività i temi del passaggio dall’oggetto alla forma, dalla natura all’impronta, dalla proliferazione al vuoto. Adriano Pischen è nato e vive a Lugano, ha compito gli studi all’Accademia di Belle arti di Brera a Milano. Ha vissuto a Parigi e dal 1979 ad oggi ha tenuto sei mostre personali (le prime tre in Ticino, Milano e Trieste) delle quali la più recente al Museo Epper di Ascona. Dal 1990 si occupa anche di illustrazione e di grafica d’arte.