ISBN: 979-12-5718-055-3
Collana: Contemporanea -
In questo libro, che non è il solito saggio sul mondo dei tribunali né un elogio di chi vi opera, Guido Salvini propone un memoir intenso e introspettivo. Con toni a tratti onirici, ripercorre quarant’anni trascorsi al Palazzo di Giustizia di Milano, cuore del sistema giudiziario italiano. Seguendo le orme dei suoi modelli – il nonno medico, impegnato contro la tubercolosi che affliggeva le classi povere, e il padre, magistrato indipendente e illuminato – rivive casi e incontri che hanno segnato la sua carriera, cercando di cogliere l’essenza di ogni persona senza più dover emettere sentenze: dai terroristi di destra e sinistra agli estremisti islamici, dagli assassini comuni ai calciatori corrotti conosciuti a Cremona. Per dare un senso a queste storie, sceglie una narrazione diretta, lontana dal linguaggio astruso dei codici e delle udienze, con una prosa viva e spontanea che richiama le letture giovanili su cui si è formato.