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ISBN: 979-12-5718-003-4
Collana: Contemporanea -
Questo è forse l’ultimo libro sull’invenzione pietistica, oramai finita, di una unione federativa politica europea, che non esiste e non si farà. Oggi ci sono altri problemi, urgenti e seri. Il mescolamento di Stati grandi e piccoli in un unico calderone è fantasticheria inutile, dannosa, irrealizzabile, avventuristica e avventuriera. È inimmaginabile pensare che un Ambasciatore italiano conversi con persone della periferia baltica europea che non hanno idea di cosa sia la diplomazia, o che Generali italiani abbiano come interlocutori caporali di staterelli senza fasti e gesta. La visione di un’Europa unita è sorta nelle sfere paradisiache della élite europea, non dal popolo, come ha recentemente ricordato il Presidente Napolitano. L’Europa politicamente unita non si farà. È giunto il momento di guardare in faccia la realtà, mettere la parola fine a questa utopica follia da perditempo. I grandi Stati Europei sanno fare meglio da soli. Devono aprire gli occhi, rendersi conto che questa “Europa Unita” è un grande inganno politico, teso alla distruzione dell’Europa che per la deferenza a Stati esteri sta sperimentando una crisi esistenziale. La guerra in Ucraina è prova generale, artificio di depistaggio, passo inconclusivo ma quasi riuscito del tentativo di devastare l’Europa. Si sono impiegati i più avanzati mezzi di distruzione, incluso il terrorismo categoricamente condannato nelle relazioni civili. L’Europa deve liberarsi dei 40.000 burocrati brussellesi fannulloni e incapaci, che causano disordine e generano costi. L’Europa deve scrollarsi di dosso il peso di Bruxelles. Rimane la minaccia delle WMD, tutti ne parlano, ma la guerra nucleare non si farà. Ci sono sufficienti valvole di sicurezza per impedirlo. Per sopravvivere, il mondo non ancora interamente schiavizzato, in primis l’Europa, deve stare alla larga dalla accidiosa e aggressiva compagnia di ventura che vive di guerre, veleno dei popoli.