La “nube ardente” è una miscela di gas e materiale lavico che discende dalle pendici dei vulcani distruggendo tutto quello che incontra sul suo cammino. E nube ardente furono le armate tedesche che, nell’autunno del 1944, devastarono la montagna bolognese intorno a Monte Sole macchiandosi di uno dei più efferati delitti contro l’umanità: oltre 1800 civili inermi trucidati. Marianna Borelli, figlia dei ricchi proprietari di Ca’ Borelli, vive giornate serene, solo un poco turbate dagli echi lontani della guerra. Inesorabilmente, però, la dura realtà del conflitto fa irruzione nella sua vita. E a quel punto nulla le viene risparmiato, come per un tragico contrappasso: la fuga da casa, il terrore dell’inseguimento e, infine, nell’autunno 1944, l’orrore e la crudeltà della strage di Monte Sole. Attraverso il romanzo di Marianna, Chiara Ghigi ripercorre con stile asciutto e tagliente i fatti di guerra di Monte Sole, fra i più atroci e discussi della montagna bolognese. Furono eccidi e stragi disumane che i rigori dell’inverno e le difficoltà dell’avanzata alleata nascosero agli stessi parenti delle vittime fino alla primavera della Liberazione. Gli eventi narrati nel romanzo sono veri e documentati: la stessa autrice visse in quei luoghi fino a pochi mesi dall’eccidio e fu una delle prime persone a scoprire, alla fine della guerra, la strage. Oggi, dopo oltre cinquant’anni da quei tragici giorni, ha deciso di scrivere un romanzo che racconti, soprattutto ai giovani, ciò che avvenne. Perché non venga dimenticato.