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Francesco Balilla Pratella

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Francesco Balilla Pratella (Lugo di Romagna 1880-Ravenna 1955), compositore e musicologo, allievo di Mascagni, nel 1910 aderisce al Futurismo, redigendone i manifesti musicali. Collabora con la rivista fiorentina «Lacerba» dove pubblica nel 1914 il testo musicale L’aviatore Dro, op. 33 e l’articolo Gl’intonarumori nell’orchestra, che rappresenta la sua adesione al manifesto di Russolo L’arte dei rumori. Nel 1918 collabora con il quotidiano bolognese «Il Resto del Carlino» e dal 1919 al 1921 al «Popolo d’Italia». Compone gli intermezzi musicali del dramma di Marinetti Il tamburo di fuoco e al periodo 1923-1927 risalgono le sue opere più felici: Ninna nanna di bambole, op. 44, Dono primaverile, op. 48, Il fabbricatore di Dio, op. 46 e Popolaresca (composta per gli spettacoli del Teatro della Pantomima futurista). In questi stessi anni non tralascia l’attività di saggista per molti periodici culturali, tra cui il «Pensiero musicale» di Bologna, di cui assumerà la direzione. Significativa la sua attività di etnografo e raccoglitore di canti romagnoli, che si inserisce nell’ambito della generale riscoperta del patrimonio musicale nazionale.