Questo volume fotografico, corredato da un testo e da accurate didascalie, intende illustrare i diversi "paesaggi" dell’Emilia-Romagna – nome codificato nell’articolo 131 della Costituzione che accosta all’antica via Aemilia la divisione altomedievale fra i territori della Langobardia e quelli rimasti imperiali dell’Esarcato di Ravenna, compresi nella Romània – evidenziando le differenze che esistono fra i diversi ambiti territoriali e descrivendo i loro elementi distintivi. Si parla espressamente di "paesaggi" perché un unico "paesaggio" regionale naturalmente non esiste. Insieme a un forte senso di identità municipale, qui più radicato che altrove in virtù della secolare divisione amministrativa – l’Emilia-Romagna conta circa 70 teatri municipali –, nella regione si differenziano fortemente le vallate dai territori montuosi, le aree fortemente industrializzate dalle pingui contrade agricole, gli antichi feudi dalle zone rimaste per secoli isolate, e via dicendo. Tuttavia, esiste un denominatore comune che lega fra loro i modi di essere, di vivere, di gestire l’economia e di modellare il territorio di questa parte d’Italia: è la vocazione naturale di questa terra a collegare l’Italia centrale e meridionale al continente europeo.