A Firenze, nel 1951, con la prima sfilata di risonanza internazionale, nasce la moda italiana. Si raccoglievano in quel momento i frutti di una lunga battaglia a favore dell’affermazione di una moda nazionale che, iniziata verso la metà dell’Ottocento, era culminata negli anni Trenta, riuscendo, al di là dei suoi propositi grandiosi e retorici, a coordinare per la prima volta tutte le forze attive del settore e a risvegliare, in un mondo totalmente dipendente dai dettami parigini, la coscienza delle proprie potenzialità. E se in quegli anni furono Torino e Milano le indiscusse capitali dell’eleganza, Bologna ebbe un ruolo certamente non secondario, testimoniato dai trionfi di Fernanda Lamma e di altre importanti case di alta moda, ma anche dalle iniziative del Comitato bolognese delle Dame Patronesse della Moda, presieduto dalla Contessa Camilla Isolani. Ripercorrendo la splendida stagione della moda bolognese degli anni Trenta, il volume presenta la storia di un settore che ha saputo attirare l’attenzione su quella che già nel Cinquecento aveva meritato il titolo di “città della seta”.