Monografie d’Opera/in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna: Donizetti. Lucia di Lammermoor
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Donizetti. Lucia di Lammermoor

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Pp.
160
Curatori:
 Giovanni Gavazzeni
Uscita: 01-01-2008

ISBN: 978-88-8342-620-9

Collana: Monografie d’Opera/in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna -

Numero della Collana
9

14,00 €

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Il libretto dell’opera di Donizetti, scritto da Salvadore Cammarano nel 1835, prende spunto da un romanzo di Sir Walter Scott, The Bride of Lammermoor. Alla fine del XVI secolo la regione di Lammermoor, in Scozia, è segnata dalle forti rivalità tra le famiglie dei Ravenswood, cattolici, e degli Ashton, protestanti. Edgardo di Ravenswood, in seguito alla morte del padre, è costretto a cedere le sue terre agli Ashton. Lord Enrico Ashton, dopo aver scoperto che sua sorella Lucia ed Edgardo si amano, decide di ostacolare con ogni mezzo la loro unione. Edgardo deve partire per una missione diplomatica in Francia e prima della partenza i due si incontrano per salutarsi e scambiarsi gli anelli, a suggello del loro amore. Dopo alcuni mesi, la fazione di Enrico sembra perdere terreno e, per riequilibrare le sorti, decide di concedere in sposa sua sorella ad un uomo ricco e potente, Lord Arturo Bucklaw. Obbliga Lucia ad accettare le nozze, facendole credere che Edgardo l’abbia tradita, ma, durante la cerimonia, Edgardo, rientrato dalla Francia, irrompe nella chiesa maledicendo Lucia e la sua stirpe. Nel secondo ed ultimo atto, Enrico sfida a duello Edgardo, mentre nel castello degli Ashton proseguono i festeggiamenti per il matrimonio. Lucia, in preda al delirio, trafigge il marito con la spada e poi, rivolgendosi all’amato assente, confessa di essere stata costretta a sposare Arturo. Mentre Edgardo ed Enrico fissano il duello per l’indomani, arrivano gli invitati e rivelano l’inganno di Enrico e che Lucia è in fin di vita. Edgardo, sentendo i rintocchi a morto delle campane, si trafigge con un pugnale. Nel libretto si perdono i riferimenti politici, storici e sociali del romanzo, come le allusioni a lotte tra i vari partiti dell’aristocrazia scozzese o l’opposizione tra i diritti dell’antica nobiltà e quelli dei nuovi possidenti. Secondo quanto sostiene il regista, Walter Le Moli, la storia di Lucia è “un dramma della contrapposizione tra l’individuo e il sistema”. Non si tratta perciò soltanto di un dramma d’amore o di una donna costretta a sottostare alle regole maschili, ma di una trasposizione del rapporto individuo-stato. La monografia contiene, oltre al libretto in versione italiana ed inglese, anche una ricca Antologia Letteraria, l’intervista al regista e le recensioni delle passate rappresentazioni dell’opera al Teatro Comunale di Bologna.