Le artiste presentate in questo catalogo sono Alessandra Andrini, Roberta Piccioni, Anna Rossi, Sissi (Daniela Olivieri) - che hanno esordito alla fine degli anni Novanta e il lavoro delle quali è soprattutto imperniato sull’uso di mezzi come la fotografia o la videocamera. Alessandra Andrini riflette sulla quotidianità quasi fosse un ready made da utilizzare poi a sorpresa (spesso come un trompe-l’oeil tecnologico) quale cartina tornasole socio-culturale ma anche psicologica nei confronti del pubblico che guarda; Roberta Piccioni invece estrapola con mano leggera e come sommessa frammenti del reale che diventano quasi una sonda di introspezione poetica e tutta privata; Anna Rossi, esclusivamente attratta dalla fotografia, raggiunge un’intensità poetica attraverso l’apparente freddezza dell’analisi inedita e ravvicinata (quasi uno sguardo indiscreto e indagatore) di situazioni colte nella vita ordinaria ( i non luoghi del lavoro, ad esempio, ma anche quelli che dovrebbero essere più privati, come un piccolo giardino o il proprio appartamento…). Solo Sissi utilizza il video, la fotografia, il disegno o gli oggetti, spesso da lei realizzati completamente a mano (che servono per le performance e che rimangono poi a testimonianza dell’evento), come mezzi per una via di fuga dal reale, una fuga nella sfera del desiderio o nel mondo della favola dove il suo corpo è “mezzo”, strumento al pari degli altri e si pone come l’effimera apparizione di un hic et nunc irripetibile.