Nel 1959 Roberto Roversi commissionò a Luciano De Vita tre acqueforti per illustrare il “libro d’arte” L’inverno del Signor d’Aubigné, contenente la traduzione, a cura di Giuseppe Guglielmi, di alcune liriche di Théodore Agrippa d’Aubigné.
Il volume uscì l’anno successivo in 80 copie numerate (più 6 per i collaboratori), ed andò immediatamente esaurito. Oggi è uno dei libri più ricercati di questo grande artista.
Nel 2007, durante i lavori per la chiusura della libreria Palmaverde, Roversi ritrovò le lastre originali incise da De Vita assieme a tanti altri cliché di volumi da lui pubblicati in qualità di editore, sempre con il marchio della sua libreria.
Le lastre, perfettamente conservate, hanno reso possibile una iniziativa straordinaria: la ristampa in 50 esemplari (su carta Hahnemühle 310 gr.) delle tre opere in questa cartella realizzata dalle Edizioni Pendragon con la collaborazione dell’associazione ALI che, dalla sua fondazione, è dedicata a Luciano De Vita.
Ogni foglio, numerato a matita da 1/50 a 50/50, è marcato con i timbri a secco delle Edizioni Pendragon e dell’ALI. La stampa, realizzata da Agim Sako, permette a questa suite, una delle più intense e tecnicamente rilevanti di tutta l’opera di De Vita, di “rivivere” ed essere posseduta dai più attenti ammiratori dell’indimenticato incisore.