Malattie infantili di Anselmo Secòs

Romanzo
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Pp.
111
Uscita: 21-09-2011

ISBN: 978-88-6598-062-0

Collana: Linferno -

Numero della Collana
193

12,50 €

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La letteratura occidentale degli ultimi due secoli ha guardato spesso con attenzione e simpatia alla figura del diverso, dello strambo, dell'inetto. Anselmo Secòs, il bambino e l'adolescente protagonista di questo romanzo, è imparentato a più di un personaggio della narrativa otto e novecentesca (Flaubert, Gogol', Robert Walser, Cechov, Svevo, Tozzi e Pirandello); ma lo è però in modo tutto suo: la difficoltà a riconoscersi nei propri "simili" umani si accompagna in lui ad una naturale, fortissima spinta a sentirsi fratello di tutti i "nonumani" (animali, vegetali, oggetti solo apparentemente inanimati). Dotato di un Senso più alto (universale e metafisico), è un personaggio inquietante e, in qualche modo, profetico. La sua diversità (che il mondo interpreta ormai solo come malattia) è in realtà costitutiva e quindi inguaribile: se per la levatrice, che lo vede nascere, Anselmo è un "mostro", se per il medico che lo visita "ha tratti psicotici evidenti" e per il prete è un indemoniato, per l'astrologa la costellazione dei Gemelli ha deciso di farne il proprio doppio sulla Terra. In realtà Anselmo Secòs, armato della sua mitezza e forte della propria assoluta debolezza, è "cosa da soffitta", "cosa che sta senza disturbare", segno di contraddizione per chi lo incontra; in una parola, è, forse, il Poeta.