Diego è alla faticosa ricerca di una propria identità, nella pittura e nella vita. La sua esistenza è imprigionata dalle regole dettate da un’architettura misteriosa e appena intuibile. Prigioniero di una visione eidetica della realtà e di una memoria tanto potente da diventare una gabbia, studia l’opera e la storia di un grande artista, Wassily Kandinsky. Il suo sguardo si incrocia e a volte si sovrappone a quello del pittore, tanto da fargli nascere dentro una folgorante sensazione: c’è qualcosa che lo penetra e lo assorbe. E in cui si immedesima completamente.