Quale funzione può avere il mito in un’epoca non più mitica? Partendo dall’attualità di questa domanda, questo saggio si propone di indagare le modalità poetiche attraverso le quali Gottfried Benn, una delle personalità più controverse e critiche della letteratura tedesca del Novecento, elabora il problema del nichilismo, nutrendosi appieno della lezione di Nietzsche e della temperie artistica dell’espressionismo. Da questo presupposto si sviluppa una ricerca che indaga dapprima i rapporti della modernità con la ricezione del mito e, in un secondo momento, affronta direttamente la poetica benniana attraverso la categoria del “Dioniso post-razionale”. Grazie a questa formula, infatti, si può cogliere lo snodo antisintetico della riflessione di Benn, la quale vede unirsi, spesso per mezzo di un’irriverente e disincantata giustapposizione di motivi e di forme, epifania della parola e lucida costruzione, regressione e intellettualismo, mito del Sud e mito della forma.