“Scrivo soprattutto d’amore: perché d’amore ce n’è stato tanto, e ce n’è ancora, nella mia vita” - così si conclude l’ultimo dei dieci racconti che compongono questo volume. E tale dichiarazione racchiude il senso e la fascinazione di queste storie comuni di donne e di uomini (di donne soprattutto), del loro incontrarsi e sfuggirsi, delle strategie seduttive, della noia o della passione, dell’intrico talvolta tragico delle loro reciproche incomprensioni, in un disegno insieme intimistico e universale. Le ragioni del cuore, come vogliono i canoni della letteratura d’amore, sono il centro e il movente della narrazione, che non indulge però ad alcuna prospettiva banalmente consolatoria del lieto fine - il sentimento anzi più spesso lascia il posto, come nei fatti della vita, all’inquietudine, all’incompiutezza, all’insoddisfazione. Con un linguaggio insieme godibile e raffinato, l’autrice mette in scena piccoli drammi quotidiani. Indaga con occhio discreto e capacità di sottile penetrazione psicologica le ambiguità e le contraddizioni dell’elemento che muove le cose umane.