Alla vigilia del trentesimo anniversario della strage di Bologna (2 agosto 1980), ho chiesto a poeti, scrittori, cittadini di mandarmi delle lettere indirizzate ad Angela e Maria Fresu. Segni, suoni, parole, per l’appunto, per coprire la voragine di questi anni. Per colmare un vuoto. Perché “la pietra perirà, rimarrà la parola”. La parola che è memoria.
Hanno risposto in tanti, fra i quali: Eraldo Affinati, Alessandro Bergonzoni, Daniele Biacchessi, Don Luigi Ciotti, Gianni D’Elia, Fulvio De Nigris, Rolando Dondarini, Vittorio Franceschi, Franco Iannelli, Elena Invernizzi, Salvatore Jemma, Gad Lerner, Claudio Lolli, Fabrizio Lombardo, Niva Lorenzini, Valerio Magrelli, Alba Morino, Gianluca Morozzi, Nicola Muschitiello, Roberto Roversi, Gregorio Scalise, Andrea Severi, Sergio Staino, Paolo Trezzi, Grazia Verasani, Vito, Massimo Zamboni, Andrea Zanzotto.