Nativo di Dozza Imolese, vero e proprio genus loci futurista (il piccolo paese diede i natali anche al musicista Grandi ed allo scrittore Umberto Toschi, entrambi aderenti al movimento marinettiano), Primo Brugnoli trasporta le tecnicalità insite nel suo mestiere di ingegnere nella poesia e nella prosa breve, inserendosi a buon titolo in quel filone meccanolatrico tipico del secondo futurismo tra gli anni '30 e '40 del Novecento. Ciò gli valse l'amicizia e l'ammirazione di grandi scrittori ed intelletuali quali il Mandel e l'Orsini.