Helga Schneider

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Helga Schneider è nata in Polonia, è cresciuta in Germania e in Austria e vive a Bologna dal 1963 dove ha svolto l'attività di giornalista, prima di diventare scrittrice. Ha esordito con La bambola decapitata, pubblicato da Pendragon nel 1993 e ripubblicato, in forma rivista dall'autrice, nel 2014, in occasione dei vent'anni della casa editrice. Ha raggiunto la notorietà presso il grande pubblico dapprima con Il rogo di Berlino (Adelphi, 1995), e poi con un'intensa produzione di narrativa: Porta di Brandeburgo (Rizzoli, 1997), Il piccolo Adolf non aveva le ciglia (Rizzoli, 1998), Lasciami andare, madre (Adelphi, 2001), Stelle di cannella (Salani, 2002), L'usignolo dei Linke (Adelphi, 2004), L'albero di Goethe (Salani, 2004), Io, piccola ospite del Führer (Einaudi, 2006), Heike riprende a respirare (Salani, 2008), La baracca dei tristi piaceri (Salani, 2009), Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg (Salani, 2010), I miei vent'anni (Salani, 2013). I suoi libri sono stati tradotti in moltissimi paesi, tra cui: Giappone, Brasile, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Belgio, Repubblica Ceca, Spagna.