Gabriele Cremonini

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Bolognese (1947-2015), giornalista, ha scritto per il teatro, la tv, la radio, la pubblicità e su quotidiani e periodici. Ha esordito nel 2007 per Pendragon con il romanzo Sputasangue (tre ristampe, premio opera prima Rhegium Julii, segnalato al Presidente della Repubblica, selezionato per il Festival du premier roman di Chambéry), seguito da Amanita (2009), storia di donne diverse tra i monti dell'Appennino e Dinda (2013) con cui ha completato la trilogia "in nero" ambientata sull'Appennino tosco-emiliano. Altre sue pubblicazioni sono Bo-stick CiBò (2007), raccolte di racconti brevi su Bologna, il suo territorio e la gastronomia, Maiali si nasce, salami si diventa, scritto con Giovanni Tamburini (due edizioni, la seconda nel 2010 con copertina di Oliviero Toscani), Dove sognano gli artisti (2009), storia dell'Hotel Roma di Bologna. Ha scritto poi con Cristina Tossani e Roberto Golinelli La mia bella Romagnola (2010), storia della vacca di razza Romagnola, ha curato con Simonetta Monterumici il libro Preziosi legami (2011), che ripercorre la storia dell'orafo Mario Monterumici e Chianina la regina (2012) dedicato alla vacca di razza Chianina, L'enigma Pizzardi (2014) e Il cuore quadrato di Bologna (2015), tutti editi da Pendragon. Al suo attivo anche i libri Bologna fra le nuvole, storia del fumetto sotto le due torri, Le ragazze di Vergato Il Signore degli schioppi, storia della dinastia armaiola degli Acquafresca e O Capitano! mio Capitano! vicende dei capitanati sull'Appennino.