Bruno Barilli nacque a Fano nel 1880, ma la famiglia era di Parma e qui, nella città verdiana per eccellenza, intraprese gli studi musicali, perfezionandosi poi in Germania con Felix Mottl. Compose in vita due melodrammi (Medusa nel 1910, Emiral nel 1915), ma il destino lo portò verso il giornalismo, come inviato speciale e critico musicale di numerose testate. Nel 1919 fu tra i fondatori de «La Ronda», esperienza da cui trasse la misura delle prose brevi, stilate con un’immaginazione capricciosa e sensuale. Le raccolse a formare i propri libri, frutto dei viaggi o dell’ascolto di molti concerti: Delirama (1924, 1944), Il sorcio nel violino (1926), Il paese del melodramma (1930), Parigi (1938?), Il sole in trappola (1941), Il viaggiatore volante (1946), Capricci di vegliardo (1951), Lo stivale (1952). Scomparve a Roma nel 1952.