ISBN: 978-88-6598-543-4
Collana: I chiodi -
Giardini crudeli inquadra un mondo in apparenza statico, domestico: un paesaggio centroitaliano di villaggi antichi e superstrade infestanti, di vecchi contadini alienati e di terre curiali acquisite da professionisti borghesi che sfuggono alla routine cittadina col giardinaggio. Ma questa staticità è insidiata da una violenza segreta e perciò più minacciosa, che tocca la vita in ogni sua forma. All'inizio la coppia protagonista, tornata nella casa di campagna di cui cura con compiaciuta ossessività il giardino, si trova davanti a uno sfregio: l'uomo di un'altra coppia, alla quale aveva offerto ospitalità, ha potato orribilmente l'amato rosaio. Da qui in poi, si sgrana una serie di piccoli episodi di violazione: un furto infantile e assurdo, la lenta tortura di un topo da parte di un gatto, la competizione invidiosa degli improvvisati giardinieri che si sfidano spiandosi dai recinti. E sotto, a fare da primaria allegoria al resto, soprattutto la volontà maligna e misteriosa di una natura che si ribella ai progetti umani: piante dalla crescita abnorme, burrasche che annullano in un solo pomeriggio secoli di civiltà... In questo clima cupo, si levano le voci di due coniugi impegnati in dispute calme, apparentemente accademiche, e tuttavia anche sottilmente inquietanti e sinistre, dato che a poco a poco mettono a nudo la "tara oscura" sulla quale si regge ogni convivenza. Tutto, nel mondo in apparenza quieto dei Giardini, è minato da un istinto brutale, sopraffattorio: ed è lo stesso male che Bandinelli, ossessionato come il vecchio Croce dagli aspetti crudi e non razionalizzabili della Vita, ha chiamato in una sua poesia il "verde orrore".