ISBN: 978-88-3364-726-5
Collana: Varia -
Le morti sul lavoro diventano sempre più argomento di denuncia e di riflessione, materia di conflitto sociale e di vertenza sindacale. Ne è una ulteriore conferma il fatto che tale questione si ritrova sempre più spesso in quella che è una delle forme espressive di maggiore imapatto popolare: la canzone. E così troviamo questa materia dolente in molti testi della musica leggera italiana, riportati in questo volume in cui Giuseppe Ciarallo compone una sorta di autobiografia della classe lavoratrice italiana uccisa, ferita, resa invalida, che inizia con Lu minaturi di Domenico Modugno (1954) e si conclude con L’uomo nel lampo di Paolo Jannacci e Stefano Massini (2024). Ogni testo di questa raccolta rappresenta un pezzetto di una grande storia, quella dell’industria italiana, dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici. E della salute e della sicurezza. Il libro è il prodotto di un progetto che mette insieme i nomi di artisti e di gruppi musicali, ognuno con la propria impronta e il proprio stile; e che avvia un processo collettivo di memoria e di consapevolezza: gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali non sono qualcosa di occasionale e di imprevedibile. Sono la tragica conseguenza di un complessivo sistema produttivo che funziona a spese dei suoi ingranaggi umani.
Era bello il mio ragazzo 17/12/2024 21:00 - Bologna |