Una guerra non finisce mai con il cessare delle ostilità, ma perdura nei ricordi dei sopravvissuti i quali, per esorcizzarli, cercano di condividere con altri le esperienze terribili diventate un fardello troppo ingombrante da tenere solo per sé. Le vicende umane riportate in queste pagine ebbero luogo fra il 1935 e il 1947, in un territorio situato a pochi chilometri da Bologna, nei dintorni di Sasso Marconi. Su questa terra, come sul resto dell’Italia, si abbatté la Seconda guerra mondiale, lasciando dietro di sé quella lunga scia di morte e di macerie che tutti conosciamo. Piccole storie, ispirate a testimonianze reali, che provano come il tempo spesso faccia fatica a passare per coloro che hanno sofferto piegando la propria esistenza a decisioni prese da altri per il cosiddetto “bene comune”. L’autrice ci ricorda che la loro esperienza rappresenta un’importante lezione di vita, sottolineando come, sebbene ogni avvenimento bellico sia unico per motivazioni geografiche e storiche, le dinamiche ad esso sottese non cambino mai, ragione principale per cui il nostro passato, soprattutto quello recente, non deve essere dimenticato.