Per Alfredo Cazzola ripercorrere la propria vita è stato come viverla una seconda volta, in una sorta di coming out che permette di riassumere il significato profondo della propria esistenza. Un'adolescenza difficile, la conquista da ragazzino del Nord Europa, la prima azienda, il Motor Show, il Lingotto Fiere, lo Smau, le vittorie sportive della Virtus Pallacanestro e del Bologna calcio, l'avventura politica. Tutte queste esperienze vengono narrate, con i loro antefatti e i loro retroscena, da chi, come Cazzola, si definisce un libero imprenditore. Anomalo, di certo, non tanto perché è un self made man, ma perché è sempre stato difficile collocarlo in qualche casella. Su di lui si è detto e supposto di tutto, dimenticando una cosa essenziale: che Alfredo Cazzola ha onorato il "pragma", preferendo agire "a modo suo", lontano dai salotti del potere, lasciando a chi è avvezzo alla parola più che al fare molti fogli bianchi da riempire a piacimento. E ora, giunto ai suoi sessant'anni, ha voluto riempire lui stesso quelle pagine, sfilandole di mano a chi non ha elementi per compilarle. La vita di Cazzola ci permette di attraversare cinquant'anni di storia italiana, anzi della storia di tanti imprenditori italiani spesso senza nome perché, come Alfredo, hanno lavorato nei loro uffici senza preoccuparsi di frequentare i potenti di turno.